Clamoroso in Serie A : anche i ricchi scioperano!

Chissa' se, emulando i loro tifosi piu' accesi, anche qualche calciatore lancera' un fumogeno verso il sindacalista di turno. Non si capisce se la scelta del sindacato dei calciatori di proclamare una giornata di sciopero per il prossimo quinto turno di Serie A il 25 e 26 settembre prossimo sia piu' clamorosa o piu'strampalata.
Di fatto sta che i beniamini di milioni di appassionati incroceranno gli scarpini rifiutando di scendere in campo. Il motivo? Il rinnovo del contratto collettivo, che a detta dei diretti interessati, non garantirebbe alcuna forma di tutela dei loro diritti. Una piccola Pomigliano dunque, con la netta differenza che la Lega non minaccia di trasferire il campionato in Serbia e che, soprattutto, i diritti da tutelare sono abbondantemente garantiti da uno stipendio medio di 700 mila euro all'anno, roba che un operaio della FIAT, di quelli che magari la domenica la passa sugli spalti a distrarsi dai mille problemi quotidiani che lo affliggono, non li guadagnerebbe nemmeno se lo clonassero per mille vite ancora.
Resta da vedere se ci sono margini per poter ricomporre lo strappo come gia' avvenuto in precedenti casi di scioperi minacciati e mai posti in atto, ma di certo, in un momento quale quello che sta attraversando il nostro paese, stretto in una crisi economica mondiale, e' una notizia che per lo meno desta qualche perplessita' se non addirittura un minimo di fastidio. Verrebbe da dar ragione a tutti quei tifosi che, stanchi di certe prestazioni dei loro idoli, si sfogano cantando "a lavorare...andate a lavorare...". Si, ma sul serio pero', in fabbrica, tra veri diritti negati e stipendi da fame

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