Serie A : Juventus - Sampdoria 3 - 3. La Juventus e' bella solo a meta'

Meta'. Potrebbe essere questa la parola che accompagna la Juventus che ha pareggiato con un rocambolesco 3 a 3 contro la Sampdoria ieri. Meta' perche' un pareggio e' meta' dell'opera, perche' la Juventus e' apparsa a tratti bella e convincente solo dalla meta' campo in su, perche' questo punticino e' un mezzo passo avanti in classifica. Meta', soprattutto, perche' la Juventus vista ieri e per stessa ammissione del suo tecnico e' ancora a meta' del suo cammino di trasformazione. Esordio casalingo che i bianconeri avrebbero voluto bagnare con una vittoria ma si e' capito sin da subito che i doriani allenati da Di Carlo e ben schierati in campo non erano d'accordo. Primo tempo (di nuovo meta'...) di marca blucerchiata, con Cassano devastante sulla fascia di Motta e difesa solida e quasi mai impegnata. Palombo fa ombra a tutti a centrocampo e Pozzi timbra l'uno a zero in maniera sin troppo semplice. Juventus sciapa, lenta, con zero verticalizzazioni e soprattutto zero aperture sulle fasce (la Bibbia calcistica di Del Neri) che ritorna negli spogliatoi sul risultato di 1 a 1 grazie ad un esternaccio di Marchisio a 2 minuti dal fischio di Mazzoleni. Seconda meta'(!!) di gara di stampo decisamente diverso. I ragazzi di Del Neri scendono in campo con un piglio piu' aggressivo. Nonostante la squadra soffra ancora in difesa, specialmente sulle fasce dopo che l'inserimento di Marilungo determina la conquista anche di quella di pertinenza di De Ceglie, i bianconeri si distendono meglio quando applicano la manovra offensiva, grazie e soprattutto ad un migliore sfruttamento degli esterni. Pepe e Krasic salgono di ritmo e giocano molti piu' palloni. A tratti si vede il gioco richiesto da Del Neri e fioccano le occasioni, tanto che la Juventus ribalta il risultato con un gol (in fuorigioco) di Pepe e sfiora il 3 a 1 dopo un entusiasmante discesa palla al piede di Krasic, sempre piu' simile a Pavel Nedved (ieri in tribuna) e sempre piu' nel cuore dei tifosi. Samp per nulla intimorita che riagguanta il pari grazie ad un bel piatto al volo di Cassano. Rivedibile, come durante tutta la gara, la diagonale difensiva, mal eseguita soprattutto da Krasic. Ma e' una Juve diversa dalla meta' campo in su. I bianconeri insistono e tornano in vantaggio con Quagliarella (anche su questo gol pesanti dubbi di fuorigioco). Del Neri non ha alternative a De Ceglie che soffre da matti Marilungo e proprio dalla fascia sinistra bianconera il sampdoriano confeziona un cross perfetto per la testa di Pozzi che, solo in mezzo a Bonucci e Motta, scapoccia in rete e dedica alla neonata Nicole la sua doppietta alla Juve, 3 a 3. Entra Grygera che va a prendersi cura di Cassano al posto di Motta, ieri meno brillante del solito in tutte e due le fasi e la partita scivola verso la fine. Positivo comunque aver finalmente visto in campo nell'ultimo quarto d'ora Aquilani, uno che potra' dare una mano ed anche qualcosa di piu' quando si sara' perfettamente calato negli schemi di Del Neri, cosi' come Iaquinta, ariete che ieri e' mancato come l'acqua ai pesci. Dunque una Juve bella a meta'. Male dietro, dove e' preoccupante il rendimento degli esterni, bene a centrocampo soprattutto con Krasic e Pepe. In attacco Quagliarella si danna l'anima ma finche' sara' assistito da un Del Piero totalmente avulso al gioco ed ai ritmi della partita poco potra' fare. Il Capitano bianconero, che ieri ha festeggiato i suoi 17 anni di matrimonio con la Vecchia Signora, e' oramai diventato una presenza imbarazzante e qualcuno, prima o poi, dovra' spiegargli che il suo ruolo puo' essere importante solo se parte dalla panchina. Bene la Samp. Grande ritmo, Cassano over the top e Pozzi mascherato da Pazzini.

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