Moggi,basta parlare!

Sono juventino da 35 anni, ma non per questo rimpiango Moggi ed i modi della Triade...E' un fanfarone, afferma che Calciopoli non gli ha permesso di comprare Cristiano Ronaldo, che aveva già in mano Wenger prima che arrivasse Capello...dove sono le prove?A parole sono tutti fenomeni.
Qui di prove ci sono solo quelle, e sono tante, portate al processo.Chi non è con lui è contro di lui e non esita a passare sopra ad un SIGNORE come Bettega,uno uscito immacolato dallo scandalo,uno che appena richiamato per provare a riordinare un ambiente squassato ha risposto "presente!"Sta rosicando perchè non lo fanno rientrare nel calcio e fanno bene.Di personaggi come lui non ne abbiamo bisogno,tantomeno alla Juventus.Non sto difendendo ne la dirigenza ne Ferrara sia ben inteso,va prima cacciato l'Incompetente in panchina ed in estate riazzerati i vertici societari,ma non ci sto a fare l'apologia di Moggi.
Dove stava Moggi quando la Juventus quest'anno ha sbancato l'Olimpico di Roma due volte?Dove stava Moggi quando la squadra era in testa alla classifica imbattuta?Non si vedeva, ne si sentiva,non gli faceva comodo esporsi.Ora invece è semplice cavalcare la tigre,fare un pò di facile populismo,di sana demagogia.Ora cerca di attirarsi a se le folle rigirando il dito nella piaga e sparando a destra e sinistra che con lui era e sarebbe un altra Juventus.La conosco bene la TUA Juventus caro signor Moggi,per questo non ci sto ad incensarti, ne a sperare in un tuo ritorno.C'è tanta gente di calcio migliore di te e della tua combriccola,non questa dirigenza certo,ma tanta altra gente pronta a farsi lo stesso in quattro per la Juve e senza i tuoi squallidi mezzucci.
La smettesse di pontificare su quanto sta accadendo alla squadra bianconera!Non ne ha titolo,lui che ha iniziato,con il suo degno compare Giraudo,la distruzione della più gloriosa squadra italiana!

Rassegna stampa di martedì 12 gennaio 2010

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TuttoSport : JUVE, LEDESMA IL NOME GIUSTO PER IL CENTROCAMPO

Corriere dello Sport : HIDDINK HA SCELTO LA JUVE

La Repubblica : HIDDINK, PROSSIMA TAPPA LA JUVE

La Stampa : CONTRO IL NAPOLI SI VEDRA' L'ULTIMO CIRO

Le grandi partite : Juventus - Ajax 22 maggio 1996 Finale di Champions League

Non possiamo non iniziare questa nuova rubrica dedicata alle grandi partite giocate dalla Juventus, se non con un omaggio alla vittoria della Champions League nella magica notte dell'Olimpico di Roma il 22 maggio del 1996.Forse la Juventus più forte di tutti i tempi, affronta i lancieri di Amsterdam.
Champions League 1995-1996 - Finale
Roma, mercoledì 22 maggio 1996
AJAX-JUVENTUS 1-1 - Dopo i calci di rigore (2-4)
MARCATORI: Ravanelli 13, Litmanen 41
AJAX: Van der Sar, Silooy, Blind, De Boer F. (Scholten 69), De Boer R. (Wooter 91), Davids, Bogarde, Finidi, Musampa (Kluivert 46), Litmanen, Kanu. - Allenatore Van Gaal
JUVENTUS: Peruzzi, Ferrara C., Pessotto, Torricelli, Vierchowod, Paulo Sousa (Di Livio 57), Deschamps, Conte A. (Jugovic 43), Vialli, Del Piero, Ravanelli (Padovano 77). - Allenatore Lippi
ARBITRO: Diaz Vega (Spagna)
NOTE: Sequenza calci di rigore: Davids parato, Ferrara gol, Litmanen gol, Pessotto gol, Scholten gol, Padovano gol, Silooy parato, Jugovic gol

Antonio Conte in pole position per la panchina bianconera

L'estate scorsa fu più di un pensiero. Antonio Conte, reduce da una strepitosa stagione con il Bari in serie B coronata da una strameritata promozione, sembrava sposare in pieno le linee guida del nuovo progetto bianconero. Giovane, di provata fede bianconera, già esperto, amante del gioco tecnico e veloce, ben voluto dalla piazza. Non se ne fece più nulla, la società preferì puntare sull'Incompetente e il vecchio "Capitano" ingoiò il rospo senza nascondere la delusione, sua e di molti tifosi.
Vederlo in tribuna ieri a Torino mi ha fatto sobbalzare. Ho sempre avuto un debole per il gioco mostrato dal suo Bari, una macchina perfetta, capace di travolgere tutto e tutti grazie al gioco. Una macchina costruita talmente bene che Ventura, attuale allenatore dei galletti pugliesi, non ha dovuto far altro che accenderla di nuovo e lasciarla andare da sola.
Ora, ma la notizia va presa con tutti i benefici del dubbio, sembrerebbe che quella di ieri all'Olimpico non fosse solo una rimpatriata e ne tantomeno un aggiornamento tecnico del mister leccese, anche perchè non si capisce bene cosa si potrebbe aggiornare guardando una squadra allenata dall'Incompetente.
Quella di ieri sera sarebbe stata una prima presa di contatto della dirigenza bianconera, per riallacciare quel pensiero di mezza estate.
Conte, forse pentendosi di una sua certa intransigenza passata, si sarebbe detto disponibile a trovare una collocazione consona a Diego nel suo modulo (magari una seconda punta stile Barreto nel Bari) ma avrebbe comunque richiesto almeno due rinforzi sulle fasce, Lanzafame e Palladino, per poter predicare il suo credo anche sulla panchina juventina ed in questo, sia Blanc che Secco, intenderebbero accontentarlo.
Niente Hiddink dunque, straordinario maestro di calcio ma troppo esoso nelle sue richieste per le attuali asfittiche casse di Corso Ferraris, ma un allenatore giovane ed emergente, che seppur reduce da una non felice esperienza a Bergamo ha comunque dimostrato di saper allenare e trasmettere la sua filosofia di gioco alla propria squadra
Il vecchio "Capitano" ha insomma capito che certi treni passano raramente una seconda volta e che se passano è bene salirci al volo, con tanti saluti all'attuale, Incompetente, macchinista...

Ferrara vattene!

Ieri sera all'Olimpico di Torino è stato toccato il (momentaneo...) fondo di questa penosa stagione bianconera.
Lo spettacolo offerto dalla sconquassata truppa di Ferrara è stato sconcertante e se a Parma almeno ci aveva dato una mano la fortuna, ieri sera anche la Dea Bendata si è rifiutata di gettare uno sguardo sul campo.
L'undici mandato in campo dall'Incompetente ha ricalcato quello scandaloso di Parma. Uniche, obbligate eccezioni i rientri di Amauri e Grygera al posto dell'infortunato Trezeguet e dello squalificato Caceres.
4-4-1-1 dunque, perchè prima di tutto in casa Juventus comanda il verbo "non prenderle". Squadra priva di spinta sulle fasce, di cervello al centro e con due terzini ignobili. Sul perchè si giochi con quattro mediani stiamo ancora attendendo una risposta dall'Incompetente.Credo che con Poulsen e Melo al centro si possa anche rischiare un Del Piero in più giocando con due trequartisti a far gioco per un unica punta o anche schierare tre attaccanti puri e liberi da compiti di fase difensiva (Del Piero,Amauri,Diego) proprio come Leonardo ha reimpostato il suo Milan con Ronaldinho,Borriello,Pato inanellando una serie positiva fantastica.No, l'Incompetente decide di "coprirsi" e di lasciare il pallino in mano ad una squadra in cui si fa a gara su chi ha i piedi migliori (e mancavano Seedorf e Pato...). Risultato? Il Milan fatica pochissimo a costruire gioco perchè mai in affanno dietro e con una manovra nemmeno trascendentale archivia la pratica con un rotondo ed inappellabile 3 a 0. Inutile discutere sul fatto che le marcature rossonere siano arrivate da situazioni di palle inattive, anzi! Semmai il fatto di aver preso tre gol a squadra schierata (il primo poi non lo si vede nemmeno sui campi di terza categoria...) è un aggravante ed evidenzia in modo palese tutti i mali di questa squadra. Ansia, confusione, scarsa coesione tra i reparti, mancanza di fiducia sono tutte difficoltà che rendono una montagna da scalare anche la giocata più facile.
La Juventus ieri sera semplicemente non ha giocato a calcio, come oramai è abituata a fare da troppo tempo.
Un paio di tiri e nulla più.Uno squadra depressa e deprimente che fatica ad eseguire due passaggi di fila.Lanci lunghi in avanti per un Amauri da linciare.Diego spaesato per il campo,Melo che oramai ha paura anche solo ad effettuare una rimessa laterale,Grosso da cacciare a pedate nel di dietro,Grygera travolto da chiunque passasse dalle sue parti...una "squadra" nel pieno di una crisi catastrofica insomma.
Ciò che però lascia ancora più sconcertati anzi, diciamola tutta, incazzati neri è l'ostentata caparbietà dell'Incompetente nel voler rimanere al timone della zattera bianconera.Ha dichiarato di avere la capa tosta e di non voler mollare perchè non è nelle sue corde.Non ce ne strafrega proprio nulla in questo istante di che carattere è fatto l'Incompetente,non ce ne strafrega proprio nulla se ha tutte le intenzioni di raddrizzare la rotta,non ce ne strafrega proprio nulla se è caparbio nel voler a tutti i costi trovare una soluzione.Noi, tutti noi che davvero abbiamo a cuore la Juventus e per la quale spendiamo senza incassare una lira,noi una soluzione l'abbiamo già trovata da tempo.L'Incompetente se ne deve andare!E se proprio poverino non ce la fà a mollare una barca che affonda (ed il lauto stipendio...), allora che lo caccino!Chi prendere al suo posto sarebbe solo il minore dei problemi ora...

Sintesi Parma - Juventus 1-2 18a giornata Serie A

Parma - Juventus 1-2. Vietato illudersi

La Juventus espugna Parma, ma che nessuno si illuda, anzi. Una vittoria buona nemmeno per i 3 punti, visto che l'Inter (le polemiche lasciamole da parte...) ha pranzato a Verona uscendo a pancia piena dal Bentegodi grazie ad un gol di Balotelli.
Ferrara ci mette ancora del suo, cambiando di nuovo modulo e schierando una formazione che più cervellotica non si può. 4-4-1-1 con Diego a supporto di Trezeguet e Melo e Poulsen al centro. Marchisio relegato in fascia sinistra e Brazzo in fascia destra completano la mediana. Dietro Legrottaglie e Chiellini difendono Manninger con Caceres e Grosso sugli esterni.
Schierare una squadra con quattro centrocampisti senza che uno dei due in mezzo sia nemmeno lontanamente parente di un regista che sappia smistare il gioco, significa andare all'arrembaggio sulle corsie esterne. Tra l'altro la scelta di Melo e Poulsen obbliga Marchisio a sacrificarsi sull'out. Meno male che l'anno si era concluso con Ferrara che premiava il giovane centrocampista bianconero come rivelazione del 2009. Schierarlo largo a sinistra significa perdere qualità e quantità nel mezzo per guadagnare poco o nulla in fase di spinta esterna.
Schierare una squadra con quattro centrocampisti e produrre gioco sulle fasce significa avere due ali di ruolo, cosa che ne Marchisio appunto, ne tantomeno un encomiabile Salihamidzic possono essere.
Schierare una squadra con quattro centrocampisti e produrre gioco sulle fasce senza due ali di ruolo che possano crossare al centro, significa avere almeno la presenza di due attaccanti che si dividano l'area di rigore su quelle poche palle spioventi che capitano nei 90 minuti. Lasciare prima Trezeguet, poi Amauri da soli contro due centrali significa farli anticipare sistematicamente.
Schierare una squadra con quattro centrocampisti e produrre gioco sulle fasce nonostante l'assenza di due ali di ruolo che possano crossare al centro e senza comunque due attaccanti a dividersi l'area di rigore, ma schierare Diego a fare da rifinitore significa che il pallone a questo punto non passi più per le ali che ali non sono, ma per i piedi del brasiliano che invece rifinitore lo è di ruolo e che dei cross non se ne fa nulla ma che di palloni giocabili faccia alla porta ne avrà avuti si e no tre o quattro e tutti sull'esterno.
Schierare una squadra con quattro centrocampisti, senza un regista, senza ali, senza due attaccanti a dividersi l'area di rigore e con un rifinitore poco e mal servito significa giocare in difesa tutta la partita, buttare palloni a casaccio in avanti, non pressare mai e subire costantemente il gioco degli avversari. Significa soprattutto che chi questa squadra l'ha schierata è ora che prenda atto di essere incapace a preparare e gestire tatticamente una partita, significa che chi questa squadra l'ha schierata è ora che si dimetta.

Molinaro : "Finalmente sono arrivato!". Finalmente sei partito!

Oggi Christian Molinaro ha espresso al sito de la Repubblica tutta la sua soddisfazione per essere finalmente arrivato allo Stoccarda. Caro Christian non ce ne volere ma anche noi siamo felicissimi che finalmente tu sia partito! Se poi vorrai prolungare la tua permanenza nella Bundesliga fino al 2014 e non rientrare alla Juventus, potremmo sempre cercare di fare una colletta per arrivare a trovare i 4,5 milioni di euro che serviranno alla squadra tedesca per riscattarti!
Grazie di tutto Christian, ma soprattutto grazie allo Stoccarda...

Diego o Del Piero? Voi da che parte state?

Alla fine è stato inevitabile, alla fine doveva per forza succedere, alla fine la madre di tutte le domande riguardanti la stagione bianconera ha partorito. La questione su come far convivere due giocatori quali Diego e Del Piero è ufficialmente venuta alla luce ed urge subito una risposta.
Il caso o se volete la sfortuna in principio ha dato una mano. Del Piero era convalescente per un infortunio e non ci fu bisogno di studiare alcuna alchimia tattica per far giocare insieme lo storico capitano ed il neo acquisto verdeoro.
Ora però, vuoi per il recupero dall'infortunio di Pinturicchio, vuoi per la crisi di gioco che attanaglia i bianconeri, vuoi per la voglia di giocarsi le prossime mani di questo campionato con più assi possibili nel mazzo, è arrivato il momento di fare una scelta, perchè quello che è certo è che i due insieme non potranno mai giocare.
Questione di modulo. Nel 4-2-3-1, a Del Piero resta indigesto fare l'esterno alto di sinistra mantenendo Diego nel suo ruolo naturale di trequartista dietro l'unica punta. Invertendo le posizioni non solo Diego perderebbe di efficacia rimanendo troppo relegato sulla corsia laterale, ma non acquisterebbe di spessore nemmeno il gioco di Del Piero che non ha mai nascosto la sua avversione tattica al ruolo di rifinitore. Nel 4-4-2 l'unico ruolo in campo che entrambi possono ricoprire è quello di seconda punta. Mai Del Piero giocherebbe a sinistra, ne tantomeno Diego da centrocampista puro. Invertire non sarebbe davvero possibile e due punte leggere, anche se tecnicamente fenomenali, sono un esperimento che a questo punto della stagione la Juventus non può permettersi, magari potrebbe capitare nel corso di una singola partita ma non è certo una soluzione attuabile nel lungo periodo anche perchè significherebbe bocciare sia Amauri che soprattutto Trezeguet.
Diego o Del Piero dunque? Personalmente opto per il brasiliano, magari da seconda punta. Del Piero potrà essere fondamentale entrando dalla panchina. Le sue giocate imprevedibili, l'esperienza ed i gol che ancora può fare, potrebbero dare una mano a raddrizzare incontri quasi compromessi, ma non è Del Piero il giocatore su cui dover puntare per un progetto futuro, nemmeno fosse solamente per quest'anno. Diego non è il giocatore fin qui visto, questo è sicuro. I tifosi di Udinese, Milan ed Inter se lo ricorderanno bene e ben ricorderanno le sue giocate ed i suoi gol grazie ai quali il Werder passeggiò allegramente sulle loro squadre del cuore tra Champions League e Coppa UEFA di un paio di stagioni fà. Piena fiducia dunque al brasiliano. Il capitano se tale è davvero e se vuole il bene della Juventus (e su questo non nutro assolutamente dubbi...), deve comprendere che a 34 anni deve cominciare a farsi da parte, accettando una figura più defilata ma non per questo meno importante all'interno dello spogliatoio e lasciando spazio e campo a chi, secondo me più di lui, una volta superate le difficoltà del momento saprà e potrà ricondurre la Juventus ai fasti del passato, alle vittorie ed ai trofei che gli competono per storia e tradizione.
Diego o Del Piero dunque? La madre di tutte le domande ha partorito il quesito, voi da che parte state?

Mercato : chi parte, chi resta, chi arriva

Non arriverà Guti. E questa è già una buona notizia. Cosa se ne sarebbe dovuta fare la Juventus di un giocatore di 33 anni che non ha mai e sottolineo mai fatto la differenza, mi rimane difficile da comprendere.
Partiranno Molinaro e Tiago e questa è un'altra buona notizia. Scandalose è l'unico aggettivo che mi sovviene se ripenso alle loro prestazioni con la casacca bianconera.
Uno, Molinaro, non sa ne difendere ne crossare, praticamente come terzino è inutile. L'altro, Tiago, non sa proprio giocare a pallone...
Andranno via in prestito. All'Atletico di Madrid vanno tutti i nostri più sentiti ringraziamenti. I dirigenti dei colchoneros hanno addirittura preso l'aereo e sono arrivati a Torino per concludere la trattativa, se me l'avessero chiesti gli avrei portato tutti e due i giocatori io stesso, gratis. Se non altro ne a Ferrara (speriamo di no...) ne ad Hiddink (speriamo di si...), verrà mai più la tentazione di schierarli in campo.
Forse arriveranno Ledesma o Zapater e se togliamo il forse questa non è una buona notizia.
Due buoni giocatori, nulla più. Nulla di cui la Juventus in questo momento abbia bisogno, almeno non come livello di giocatore, nel ruolo di playmaker invece uno che sappia smistare palloni ed aggiunga fosforo ai muscoli di Melo e Sissoko ne avrebbe bisogno come un pesce dell'acqua.
Potrebbe arrivare D'Agostino e questa non si capisce bene se è una buona notizia oppure no. In estate sembrava che fosse l'unico giocatore al mondo in grado di guidare la Juventus. Reduce da un 2008/2009 strepitoso, l'Udinese lo valutò 18 milioni di euro, il prezzo che il Real Madrid spese per Xabi Alonso. Un campione dunque. Ma un campione che fino a quella fantastica annata era rimasto nel limbo dei buoni giocatori e nulla più. Il patron dell'Udinese Pozzo, uno che di giocatori ne capisce molto, ora lo valuta 10 milioni. Un affare? Non saprei, alla luce di quest'inizio di campionato direi di no. D'Agostino è in rotta di collisione con tutti, non gioca quasi mai, ha perso la nazionale conquistata a furia di gol ed assist e sulle spalle si porta sempre l'etichetta di chi ha avuto l'annata migliore della sua carriera ma chissà se la ripeterà.
Resterà Melo e questa secondo me è un ottima notizia. Prima di tutto perchè il brasiliano non è un bidone. E' un mediano ed anche bravissimo, che gioca fuori ruolo ed a cui si chiedono compiti che non può eseguire con la precisione e la continuità che invece servirebbe. Secondo poi perchè Venger, allenatore dell'Arsenal che difficilmente sbaglia acquisti, l'ha puntato e se tanto mi da tanto mi tengo stretto l'ex fiorentino.
Un ultima notizia trapelata dalla Spagna darebbe Benitez in arrivo a giugno e con lui Mascherano. Una coppia che alla Juventus servirebbe come il pane. Uno un grande tecnico, espertissimo di tattica ed ottimo motivatore, l'altro un regista coi fiocchi. Rimane però il dubbio sulla data dell'eventuale passaggio in bianconero. Attendere giugno significherebbe aver già preventivato di perdere un'altra stagione, quella in corso e ripartire di nuovo da zero con la prossima.
Ma la Juve ed i suoi tifosi non hanno più voglia di aspettare...